La trasformazione tecnologia delle aziende è in corso già da tempo (il Piano Industria 4.0 è stato varato dal Governo nel 2016 e reso attuativo con la Legge di Bilancio 2017 – Legge 232/2016); la pandemia, però, ha accelerato il processo, anche per permettere alle aziende stesse di resistere a questo periodo così complesso.

 

Questo articolo sarà il primo di una rubrica dedicata al Piano Transizione 4.0, e sui requisiti richiesti alle aziende; una guida per destreggiarsi in questa “trasformazione”.

 

Con l’introduzione, a partire dal 2017, della misura nota come iperammortamento, le aziende hanno avuto la possibilità di investire in tecnologie atte a digitalizzarsi. Questa misura è poi evoluta in Credito d’Imposta, e ha portato molte imprese a credere che basti acquistare nuovi strumenti più avanzati per poter parlare di “Tecnologia 4.0”. Ma c’è molto di più.

 

Questo credito d’imposta, infatti, dipende dalla tipologia dei beni acquisiti, che la norma divide in tre categorie:

 

  • beni materiali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
  • beni immateriali, ossia software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni;
  • beni ordinari.

 

Non parliamo banalmente di strumenti avanzati che vadano a migliorare la produzione: qui si parla di un nuovo paradigma, o, come dice qualcuno, di “ecosistema digitale esteso”

 

La norma ha sin dall’inizio previsto che i beni oggetto di agevolazione debbano soddisfare alcuni requisiti che non dipendono solo dal tipo di bene ma anche dal contesto dell’azienda.

 

E proprio i requisiti di Interconnessione e Integrazione rappresentano una vera incognita per la maggior parte delle aziende interessate; vediamo di fare chiarezza.

 

Per gli investimenti su beni materiali, si richiede che il bene in questione debba possedere 5 requisiti obbligatori ed almeno altri 2 requisiti aggiuntivi – di cui parleremo nei successivi articoli. Per i beni immateriali e quelli ordinari, invece, l’investimento risulta possibile rispettando solo il requisito dell’“Interconnessione con i sistemi di fabbrica”.

Vediamo una breve panoramica dei requisiti richiesti:

 

  • Requisito 1: Controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller)
  • Requisito 2: Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program
  • Requisito 3: Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo
  • Requisito 4: Interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive
  • Requisito 5: Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

 

 

Nei prossimi appuntamenti, vedremo da vicino ognuno questi requisiti.