Ci sono tante aziende che stanno investendo negli ultimi anni in software per la digitalizzazione dei processi; uno sviluppo del genere richiede una fase iniziale di assessment senza la quale l’applicativo non varrebbe nulla. Grazie a questo primo step, si va ad analizzare le procedure nel dettaglio, arrivando ad una mappatura condivisa. Questo passaggio consentirà successivamente di crearne di nuove, snellendo e velocizzando le attività e riducendo al minimo i rischi. Eppure l’analisi iniziale non può nemmeno fermarsi a questi due soli livelli, poiché alla base di tutto ci sono le risorse che lavorano in azienda.

Se la risorsa, o meglio, la persona non è adeguatamente formata, non è a conoscenza dei processi, o non è adatta a svolgere quella mansione, la piramide cade e vuol dire, per l’imprenditore, perdere soldi.

 

Prima ancora della mappatura delle procedure, magari al fine di stilare un manuale, occorre capire chi c’è dietro, capire la persona, il livello di formazione, ma soprattutto il livello di motivazione a migliorarsi. C’è bisogno di uno screening del capitale umano presente in azienda prima di qualunque analisi.

 

Bisogna capire quale sia l’ approccio al cambiamento; quando si vanno a creare nuovi processi si introduce sempre qualcosa di nuovo, che concretamente si traduce in un cambiamento del modo di lavorare delle persone presenti in azienda. Non importa quanto si vada a migliorare la situazione precedente se c’è una resistenza alla base; una resistenza che si crede di riscontrare solo nelle realtà medio-piccole, e che invece interessa anche aziende grandi. Chiedere ad un dipendente che ormai svolge il suo lavoro da quarant’anni, un lavoro in cui si sente ormai esperto, non è cosa da poco, e quella naturale opposizione al cambiamento potrebbe apportare danni incalcolabili e annullare l’impegno profuso nella creazione di processi nuovi e più performanti. Non si sta parlando di sostituire, o peggio, licenziare un lavoratore: si tratta di individuare una variabile spesso sottovalutata se non completamente ignorata. Agire anche su questa variabile porterà ad un miglioramento della performance.

Per questo, se una fase di assessment di base non prevede anche una analisi dell’aspetto più umano, sarà impossibile procedere ad una vincente digitalizzazione delle procedure, perché un’azienda è formata prima di ogni cosa da esseri umani che portano con sé tutta la loro complessità di cui è impossibile non tenere conto.

Sempre partire da una solida base, e quella solida base è rappresentata dalle persone.

 

Vincenzo Pesante

Account Manager at AllinOne