Come anticipato in questo articolo sul Digital HR, grazie a strumenti dedicati, come appunto l’AI, oggi è possibile avere in tempi rapidi una visione aggiornata e puntuale della forza lavoro in azienda, non solo da un punto di vista amministrativo, ma anche per un adeguato sviluppo professionale.

 

Gli ambiti di applicazione dell’Intelligenza Artificiale in campo HR sono tanti: prima di tutto, l’AI può facilitare l’intero processo di ricerca del personale, filtrando i cv in entrata, incrociando i dettagli del job profile con le informazioni contenute nel curriculum. Qualità e non quantità: i recruiter hanno così modo di ricevere solo i profili realmente compatibili.

 

Alcuni chatbot e avatar, inoltre, possono persino somministrare domande filtro, come una sorta di primo colloquio virtuale: attraverso un’interazione proattiva il chatbot raccoglie maggiori informazioni, rendendo l’esperienza degli stessi candidati più interattiva e accattivante – il che rappresenta un eccellente biglietto da visita per l’azienda, cosa fondamentale se si vuole attirare talenti.

 

Alcuni chatbot, inoltre, permettono di analizzare digitalmente atteggiamento del candidato individuando le soft skill ricercate: grazie all’analisi delle video presentazioni, il programma riconosce la mimica facciale, il tono di voce, i tempi di risposta, valutando alcuni aspetti “soft” prima ancora che il candidato arrivi al colloquio conoscitivo, fornendo un ulteriore filtro.

 

Questi sistemi permettono anche di raccogliere i cv, esclusi o meno, per andare ad arricchire un database da cui attingere; in un periodo storico in cui molti settori faticano a trovare candidati, avere a disposizione un bacino di profili molto diversi tra loro risulta essere una delle soluzioni dagli effetti più immediati.

 

Altra interessante funzione è quella dell’analisi dei dati, che permette di individuare non solo la persona adatta a noi, ma anche di monitorare i progressi durante il periodo di formazione, di valutare la performance, di supportare nel raggiungimento degli obiettivi, di individuare competenze e soft skill già presenti in azienda per una corretta allocazione delle risorse, e infine di individuare criticità in tempi brevi, permettendo l’introduzione di eventuali correzioni in tempi brevi.

 

Attenzione: la scelta dei candidati e la gestione dei colloqui è sempre in mano agli addetti HR! È un pregiudizio diffuso, infatti, che l’Intelligenza Artificiale possa sostituire l’uomo, quando in realtà l’obiettivo è proprio quello di semplificare il lavoro umano svolgendo funzioni semplici e spesso ripetitive, lasciando agli operatori le attività più articolate e creative.

 

L’obiettivo è inoltre quello di accorciare i tempi, riducendo i rischi di fare una scelta errata che potrebbe avere un costo in termini di tempo e soldi non indifferente, grazie all’analisi dei dati che permette scelte più oculate e precise.